Airbnb sotto pressione: Crescita globale, sfide normative e pensiero degli azionisti
19 Dicembre 2024
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita esponenziale dell’azienda americana Airbnb, che dal giorno della sua fondazione ha rivoluzionato il concetto di vacanze e degli affitti brevi. Airbnb permette a tutti di affittare (ad intervalli brevi) il propro immobile. La crescita di questo settore ovviamente ha provocato un terremoto finanziario per gli hotel, i resort e tutto il mercato immobiliare.
La risposta di alcuni governi
In diversi paesi come Spagna e Francia sono state introdotte normative molto stringenti, in alcuni casi è vietato persino affittare appartamenti che non dispongono di un ingresso privato, limitando quindi di molto l’offerta immobiliare. In Germania è necessario un permesso ufficiale, gli host possono affittare singole stanze solo se risiedono nella maggior parte della proprietà, per preservare l’offerta abitativa per i residenti. Anche in paesi come Irlanda e nel Regno Unito è richiesta un’autorizzazione specifica ed in più gli affitti brevi sono limitati ad un massimo di 90 giorni l’anno. Ma ci sono delle situazioni decisamente peggiori, basta prendere lo stato di NewYork dove praticamente gli affitti brevi sono stati vietati.
La situazione in Italia
In Italia, invece, gli host sono tenuti a registrarsi presso il Ministero del Turismo e ottenere un CIN per le loro proprietà, in più Airbnb ha annunciato che rimuoverà gli annunci privi di questo codice. Inoltre il governo ha introdotto un limite minimo di due notti per gli affitti brevi in alcune città e ha ridotto da quattro a due il numero massimo di appartamenti che un proprietario può affittare a breve termine con tassazione agevolata.
L’impatto sulle finanze della società
Le normative molto stringenti adottate da alcune città come, per esempio, quelle dello stato di New York hanno portato a delle significative diminuzioni degli annunci sulla piattaforma. Solo in questo caso isolato gli annunci si sono ridotti di circa il 90%. Ma nonostante le numerose sfide, Airbnb ha continuato a registrare performance finanziarie solide. Nel terzo trimestre del 2024, l’azienda ha superato le aspettative con ricavi pari a 3,4 miliardi di dollari.
Come Airbnb sta affrontando la situazione
L’azienda ha mostrato disponibilità a lavorare con i governi locali per sviluppare normative equilibrate che regolino gli affitti brevi, come dimostrato dal dialogo con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) per promuovere uno sviluppo turistico sostenibile. L’azienda ha iniziato a raccogliere e versare automaticamente l’imposta di soggiorno in diverse località italiane, facilitando la conformità fiscale per gli host.
Guardando al futuro, Airbnb intende continuare a espandere la propria presenza globale, adattandosi alle normative locali e promuovendo pratiche sostenibili nel settore degli affitti brevi. L’azienda riconosce l’importanza di bilanciare l’innovazione con la responsabilità sociale, lavorando a stretto contatto con le comunità e le autorità per garantire un impatto positivo nei mercati in cui opera.